Un fattore personale sta alla base del successo, in ogni ambito della vita. Un fattore dal quale dipende la costruzione di ogni obiettivo e il conseguimento di ogni risultato: le convinzioni.
Perché mettere il focus sulle convinzioni?
Quando chiedo "da cosa dipende la tua performance?" oppure "cosa determina il tuo successo ...o il tuo insuccesso?" ottengo una varietà di risposte: le conoscenze tecniche, la preparazione, l'esperienza, la determinazione all'obiettivo, la flessibilità e la capacità di adattamento alle situazioni, il "fattore C"...
Molti sono gli ingredienti che contribuiscono alla realizzazione di una performance di successo e all'ottenimento di un risultato. Alcuni rientrano nel bagaglio cognitivo e tecnico personale, altri fanno parte dell'attrezzatura mentale.
Le convinzioni sono un ingrediente-chiave di questa attrezzatura che fa (veramente) la differenza: nel privato, nel lavoro e in ogni altra attività in cui ti cimenti. Un ingrediente di livello superiore che influenza l'acquisizione delle tue conoscenze e competenze, la possibilità di sviluppare le tue capacità e di esprimere il tuo completo potenziale.
Rischi e (nuove) possibilità
Se non sei consapevole delle tue convinzioni o non sai gestirle a tuo vantaggio rischi di esserne vittima e di impedirti di fare quello che serve per realizzare ciò che vuoi.
Con le tue convinzioni crei le condizioni per i tuoi risultati: ogni convinzione rappresenta un pezzo del tuo successo o del tuo insuccesso, in quanto puoi autosabotarti o facilitarti nell'ottenere ciò che vuoi.
Se sai come funzionano e come fare per trasformarle in risorsa puoi farne una leva potente su cui fondare la tua crescita personale e professionale.
“Le nostre convinzioni e l'ignoranza sono trappole,
catene che ci tengono imprigionati”
Richard Bandler
Vediamo allora insieme cosa sono le convinzioni, da dove nascono, come cambiano, cosa puoi fare per lavorare sulle tue convinzioni e consolidarle.
Cos'è una convinzione
Una convinzione è una percezione di certezza in merito a qualcosa: una situazione, un risultato, una capacità, una possibilità, un’aspirazione, un metodo di lavoro… e qualsiasi altra cosa.
Le convinzioni non sono la realtà, ma elaborazioni soggettive di ciò che hai “imparato a credere” (o a "non credere"). Sono principi a cui le tue azioni sottostanno e agisci come se fossero “veri". Sono come un navigatore attraverso il quale fai delle scelte e che ti consente di muoverti sulle strade della vita. Ma, tienilo bene a mente, un navigatore, per quanto sofisticato possa essere, si basa su una mappa di queste strade, che non è comunque la realtà. E... i conti possono non tornare :)
Le convinzioni sono potenti motori interni che influenzano pensieri, scelte e azioni, determinando il tuo modo di fare esperienza di ciò che accade. Attraverso le tue convinzioni ti consenti di ottenere i risultati che desideri o ti impedisci di farlo, poiché governano capacità e comportamenti, inibendoli o sostenendoli. Possono rendere possibili alcune esperienze e impossibili altre.
E non è tutto: considera che molte convinzioni agiscono attraverso automatismi inconsci.
Le fonti delle convinzioni
Prendere consapevolezza dell'origine delle convinzioni è il presupposto per poterle gestire in modo funzionale e generativo. Le fonti delle convinzioni sono molteplici:
- L'ambiente: quello in cui sei nato e cresciuto, quello in cui vivi, gli ambienti con cui interagisci più spesso e con i quali ti identifichi maggiormente. L'ambiente fisico, le persone, i valori di quell'ambiente.
- L'educazione e la cultura appresa: quello che impari influenza quello che sei e diventi. I contenuti che acquisisci e i modelli che fai tuoi contribuiscono a formare le tue convinzioni. Pensa a quanto dei tuo genitori, dei tuoi nonni, di qualche tuo insegnante o persona che è stata per te importante c'è dentro di te. E di quanto ciò che credi sia frutto dei loro insegnamenti e dell'essere cresciuto con loro.
- L'esperienza diretta: è una fonte potente di convinzioni. Poche cose lasciano il segno come il vissuto, al quale sono connesse emozioni, sensazioni e sentimenti.
- Conoscenza indiretta: può influire sulle convinzioni, soprattutto se ha un forte impatto emotivo e se ritieni la fonte da cui proviene credibile. E può accadere che, "a forza di parlare di qualcosa", quel qualcosa sia percepito in modo talmente reale da "diventarlo".
- Risultati precedenti (già fatto da te o da altri): si crea un legame con quanto tu o altri avete ottenuto e se il risultato ha avuto un significato rilevante, può condizionare scelte ed esperienze future. Fino a produrre un'esperienza anticipata dei risultati: "sai già" quello che accadrà, lo "vedi" nella tua mente come se fosse accaduto e crei le condizioni per farlo accadere (la profezia che si autoavvera).
Come agire sulle convinzioni
Le convinzioni si evolvono attraverso una differente, nuova percezione della realtà e, soprattutto, per effetto dell’esperienza. A volte gradualmente e a volte bruscamente, quando si verifica un evento che lascia un segno indelebile dentro di te.
Per avviare il cambiamento il primo passo è prendere consapevolezza: della convinzione su cui vuoi agire e delle conseguenze correlate (vantaggi e problemi). Cosa rende difficile cambiarla? Perché?
È poi indispensabile entrare in uno stato mentale di possibilità di cambiamento: "ti dai il permesso" di cambiare quella convinzione?
Definisci quindi quale nuova convinzione vuoi acquisire e quali vantaggi ti porterà.
Passa all'azione: mettila in campo adottando nuovi comportamenti che la esprimano concretamente.
Come consolidare il cambiamento della convinzione
C'è solo un modo: continuare a pensare e ad agire nella tua vita in base alla tua nuova convinzione.
Metti le tue convinzioni al servizio di ciò che è importante per te e persevera nel nuovo comportamento fino a quando diventa parte di te. Fa tesoro dei feedback (i risultati che ottieni), ottimizzando la tua strategia di cambiamento e cementandola ogni giorno attraverso il fare, fino a quando hai consolidato la nuova convinzione.
Ricorda: le convinzioni si radicano attraverso l'esperienza.
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Gabriele e Vitalia