Chi determina il risultato?

Parlare di come ottenere i risultati desiderati è un tema "delicato", poiché molte sono le variabili che possono influenzarli. Ciò nonostante ci sono alcuni fattori-chiave che lo determinano e oggi voglio parlarti di uno di questi.

Partendo da un episodio a cui ho assistito, su cui fare insieme alcune riflessioni importanti: in palestra, mentre sto facendo riscaldamento, arriva su un tapis roulant, a un paio di metri da me, quella che ho poi scoperto essere un allenatrice di pallavolo e comincia a camminare a fianco di un'amica che è sul tapis roulant vicino.

Neppure il tempo di impostare il programma e inizia a parlare della sua squadra e della situazione che sta vivendo. Una raffica di esternazioni, una dietro l'altra, che ho sentito fino a quando ho deciso di cambiare zona :)

La fiera delle scuse

Ecco il fiume in piena: non si impegnano! Si danno la colpa a vicenda! Non mi alzano bene la palla... Ho sbagliato la schiacciata per  colpa della luce... Trovano sempre scuse, solo scuse! E ancora: quest'anno retrocediamo e lo so io perché! Non si impegnano in allenamento, non hanno voglia! L'anno scorso c'era una che era un faro, faceva 25 punti a partita... ma anche lei ha mollato... E nessuna delle altre si prende la responsabilità di fare qualcosa...

Io faccio anche dei cambi, ma i cambi sono questione di fortuna: tu la metti dentro, ma se poi non fa quello che ti aspetti che faccia in campo è colpa sua... o forse è colpa mia... non puoi mai sapere... è solo questione di fortuna!! E continuando così non faceva altro che trovare scuse ...come le sue atlete che criticava.

Il punto

Probabilmente era uno sfogo e aveva bisogno di buttare fuori tutte le tensioni accumulate e la frustrazione di non riuscire a cambiare la situazione. Il punto è: come può una squadra, come possono i tuoi atleti eliminare le scuse e prendersi la responsabilità di quello che fanno e ottengono se tu non sei il primo a farlo, nel tuo ruolo di allenatore?
se nella tua testa hai questi pensieri e queste convinzioni, cosa trasmetti ai tuoi giocatori e all'ambiente di cui sei il fulcro? E come puoi pensare di riuscire a cambiare le cose?

Non stiamo cercando Wonder Woman o Superman (peraltro anche loro hanno momenti difficili e di scoramento :) A chi non capita, in qualche momento di grande difficoltà di trovare ragioni, anche valide e riscontrabili, che "stanno in piedi"? Ma che realtà sono solamente scuse, giustificazioni che non ti portano a cambiare le cose e migliorare la situazione?

La trappola

Come Mental Coach mi trovo ad affrontare questo tipo di situazione con una certa frequenza, soprattutto in momenti in cui la performance non è quella attesa. Io stesso devo fare i conti con me stesso quando mi trovo a lavorare in situazioni in cui ci sono fattori al di fuori del mio ambito di responsabilità, sui quali non posso agire. E devo fare attenzione alla trappola dei "sì ma, si però... questo non dipende da me... ma cosa posso fare io... ho fatto il mio, ma se poi gli altri (non) fanno..."

Cedere alla trappola significa minare l'efficacia di ogni possibilità e azione. E allora decido di focalizzare l'attenzione su come posso agire sulla situazione, in funzione dei risultati da ottenere. Perché so che così amplio la mia sfera influenza e aumento le possibilità di successo, creando le condizioni necessarie per ottenere ciò che voglio: aiutare atleti e staff raggiungere gli obiettivi stabiliti.

Lo stesso accade in azienda. Le forze in gioco, pur con le differenti variabili ambientali, sono sempre quelle.

Puoi scegliere, sempre.

Che tu sia un atleta, un allenatore o un membro dello staff, un professionista del tuo settore o un gestore di persone, il punto fondamentale è sempre uno: quando qualcosa non va come previsto o come vuoi tu, puoi trovare giustificazioni e subire la situazione ...oppure mettere il focus su te stesso, su cosa puoi fare e prenderti la responsabilità di ciò vuoi ottenere. E vuoi fare ottenere alla tua squadra.

Alibi e responsabilità

Ogni volta che attribuisci agli altri, o alla fortuna, o a qualsiasi altra causa esterna la colpa di ciò che va male o non funziona, l’unico risultato che ottieni è scaricare le tue responsabilità. Questo rende molto difficile il cambiamento, il miglioramento e la crescita. Se lo fai rinunci al tuo potere e, di fatto, lasci che altri decidano per te. Essere responsabile significa essere "garante" di quello di cui ti occupi e su cui ti misuri per ottenere un determinato risultato.

La differenza tra respons-abili e respons-alibi è sostanziale. La responsabilità determina in modo diretto la possibilità di influire su ciò che puoi "mettere in campo" e di ottenere il risultato che vuoi.

Risultati o giustificazioni (l’autosabotaggio)

Se la cerchi, c’è sempre una “valida ragione” che spieghi e giustifichi il “perché” o il “perchè non”.
Agire determina solo una cosa: risultati. O ottieni i risultati che vuoi oppure trovi ragioni, che in realtà sono giustificazioni. Ma facendo così ti impedisci di ottenere ciò che vuoi.

Aumenta il tuo potere di influenza

  • Prenditi la completa responsabilità di ciò che fai e ottieni.
  • Elimina alla radice alibi e giustificazioni. Mettile deliberatamente e da parte e focalizzati su ciò che puoi fare tu.
  • Ogni volta che hai pronta una scusa trasformala in responsabilità e definisci cosa vuoi: il risultato che vuoi ottenere.
  • Se ci sono fattori parzialmente fuori dal tuo controllo, agisci: più fai dipendere da te le cose e più aumenti il tuo potere di influenza.
  • Fa tesoro dei feedback e trasformali in risorse.

Sono Gabriele Zanaria: aiuto imprenditori, manager, professionisti e atleti a raggiungere i loro obiettivi.
Contattami: rispondo personalmente a ogni messaggio.

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