Manager o criceto?

Nel mondo moderno del business, competitivo e ad alta velocità, imprenditori e manager si trovano di fronte a una scelta: essere un manager o un criceto che corre senza sosta nella sua ruota. Spesso in modo automatico e inconsapevole.

Non è infrequente trovare “manager” più preoccupati di apparire occupati che di ottenere risultati concreti. E che, come criceti, che corrono senza sosta nella loro ruota.

Cosa significa davvero essere un manager-manager e come possiamo evitare di cadere nella trappola del criceto?

Manager che gestisce, non gestito.

Un manager effettivo non prende semplicemente “quello che arriva” mettendosi all’opera. Pensa in modo strategico, definisce priorità e obiettivi, gestisce persone e risorse in funzione di questi.

Non si limita a prendere decisioni importanti e delegare compiti: ispira e motiva il suo team, alimentando attraverso le sue scelte e suoi comportamenti una cultura fondata sul governo delle cose. Gestisce tempo e attività, aumenta l’efficienza e monitora costantemente i risultati ottimizzando, se necessario, le azioni.

Il criceto nella ruota

Il criceto rappresenta impietosamente l'immagine di chi è costantemente - e freneticamente - impegnato in molteplici attività scarsamente produttive o improduttive, senza chiarezza di scopo.

Inefficienza, inefficacia e frustrazione sono conseguenze dirette, oltre a un consumo di energie mentali ed emotive senza vantaggi concreti. Ciò che conta è essere occupati piuttosto che essere produttivi.

Come evitare di diventare un criceto

Per evitare di cadere nella trappola del criceto è necessario pensare e pianificare in modo strategico, focalizzandosi sulle attività che portano effettivamente a risultati tangibili. Definire con chiarezza le priorità, impostare obiettivi chiari e misurabili, decidere cosa fare in relazione a importanza e urgenza, lavorare in modo mirato, delegare sono alcune delle strategie volte a mantenere il focus su ciò che conta.

Il primo passo per evitare la trappola è la presa di consapevolezza. La prossima volta che ti trovi a correre senza sosta, chiediti: sono un manager o un criceto? E scegli con saggezza il tuo ruolo nel tuo team, nella tua organizzazione, nel sistema in cui lavori.

Come essere (o diventare) un manager-manager

Metti in atto strategie e comportamenti efficaci:

  • Pianificazione strategica delle attività: definisci in modo coerente ciò che è necessario fare in funzione delle priorità (cosa è importante) e degli obiettivi (cosa bisogna ottenere).
  • Focus sui risultati, non sull'attività: l’indicatore del successo di un manager non è la quantità di ore che lavora, ma i risultati che ottiene. Se sei ossessionato dal numero di ore che lavori, è tempo di cambiare prospettiva. Metti la tua attenzione su ciò che conta davvero: i risultati.
  • Delega: se sei un manager non puoi fare tutto da solo, hai bisogno del tuo team e delegare loro determinate responsabilità. Delegare non significa solo distribuire compiti, ma anche dare alle persone la possibilità di crescere e sviluppare le loro competenze.
  • Comunicazione efficace: la comunicazione è la chiave per qualsiasi relazione, sia personale che professionale. Come manager, devi essere in grado di comunicare mi modo chiaro e influente con il tuo team. Ciò significa non solo parlare, ma anche ascoltare, domandare, utilizzare costruttivamente il feedback.
  • Proattività: non aspettare che le cose accadano, falle accadere. Se vedi un problema, non aspettare che qualcuno lo risolva. Prendi l'iniziativa, affrontalo e trova soluzioni.
  • Gestione intelligente dello stress: il lavoro può essere stressante, ma come manager devi essere in grado di gestire lo stress in modo efficace. Ciò significa fare pause e prendersi cura di se stessi, sia fisicamente che mentalmente.

Sono Gabriele Zanaria, aiuto imprenditori, manager e professionisti a essere (o diventare) manager-manager.
Contattami, rispondo personalmente a ogni messaggio.

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